Il 12 Gennaio 2023, a soli 59 anni, è salito al cielo tra le braccia del Signore, Fratel Biagio, il missionario laico di Palermo, fondatore nel 1993 della “Missione di Speranza e Carità”, che ora assiste e ospita in gratuità più di 600 poveri, grazie all’impegno di Fratel Biagio, Don Pino Vitrano, Fratello Giovanni, Sorella Mattia, Sorella Alessandra, Sorella Lucia, alla collaborazione fattiva degli stessi fratelli e sorelle accolti e il grande aiuto di oltre 400 volontari. A Palermo lo chiamano il nuovo San Francesco. E in effetti la storia di Biagio Conte ricorda molto, a secoli di distanza, la straordinaria vicenda umana e spirituale del frate di Assisi. Come fosse un santo laico, ha pronunciato i voti di povertà, castità e obbedienza senza entrare in alcun ordine religioso e si è messo in cammino, vestito di un saio e un bastone, senza cellulare, né tv, né mezzi di comunicazione “moderni”. Nato da una famiglia benestante, da ragazzo vive negli agi e nella spensieratezza tipica di molti giovani della sua generazione, cresciuti nel benessere della società consumistica. Le ingiustizie a cui assiste ogni giorno, il vuoto esistenziale, l’assenza di valori, fanno precipitare Biagio in una crisi di coscienza sempre più acuta.
Si chiude in sè stesso. Passa i giorni nella sua stanza, in preda a una forma estrema di malessere di cui non riesce ad afferrare il senso. Poi la svolta, a 26 anni: guarda un documentario sui bambini che muoiono di fame in Africa e si convince che la sua vita deve cambiare, così parte alla volta di Assisi, in un lungo pellegrinaggio, a piedi per incontrare i frati francescani, ma i francescani non lo accolgono: non c’è spazio, dicono. E così, fa ritorno a Palermo, trovando condizioni di disagio sociale e povertà che lo trattengono dal partire per l’Africa, dove aveva deciso di andare in missione e sceglie di rimboccarsi le maniche per assistere i poveri e gli emarginati della città siciliana, persone in condizione di disagio sociale, migranti, ex-detenuti, prostitute. Da quel giorno, Biagio è riuscito a mettere in piedi una missione che nasce sotto i portici della Stazione Centrale della Città di Palermo. Oltre i poveri in quegli anni, si aggiungono i migranti dall’Africa e la stazione non basta più ad accoglierli tutti. Così Biagio occupa un vecchio edificio abbandonato e lo trasforma nella sede della sua comunità dei poveri senza tetto e dimora. Nasce così, nel 1993, la “Missione di Speranza e Carità”: un “progetto di Dio sconvolgente – lo definisce Fratel Biagio – che a distanza di quasi trent’anni dal suo nascere ha coinvolto e continua a coinvolgere uomini e donne di ogni ceto sociale, anche capaci di cambiare radicalmente il loro modo di vivere per diventare missionari e missionarie della Speranza e della Carità, per operare nei luoghi di emarginazione delle grandi metropoli”.
Con questa mia breve testimonianza voglio ricordare la mia fraterna e sincera amicizia con Fratel Biagio, che ho avuto modo di conoscere attraverso la stampa per il suo quotidiano e instancabile impegno verso gli ultimi, sin dagli inizi dell’anno 2000. Nell’anno 2004, ho fondato a Brolo l’Associazione di Cultura e Solidarietà Raggio di Sole e nella prima iniziativa realizzata l’8 Maggio 2005, ho invitato e conosciuto Fratel Biagio, in lui ho apprezzato la sua profonda umiltà e semplicità, ricordo ancora con commozione la sua straordinaria testimonianza permeata di amore e di fede al Signore Gesù e ai fratelli tutti. È stata anche l’occasione per consegnare a Fratel Biagio il “Premio Don Luigi Giussani”, per il suo instancabile impegno a favore dei poveri, degli emarginati e degli ultimi di Palermo.
L’iniziativa si è conclusa con un lungo abbraccio di Fratel Biagio e la disponibilità da parte della Missione di Speranza e Carità di gemellarsi con la nostra Associazione, gemellaggio che si è svolto il 6 Maggio 2006, a Gliaca di Piraino (Me), presso il Palacultura “Don Pino Puglisi”, alla presenza di Don Pino Vitrano, il sacerdote salesiano che ha accompagnato Fratel Biagio, l’amico e il fratello di sempre, preziosa e indispensabile presenza nella Missione.
L’anno dopo, i componenti della nostra Associazione si sono recati a Palermo a sugellare il gemellaggio anche nell’ambito della Missione, questa è stata un’esperienza unica, un giorno intero con i fratelli e le sorelle ospiti della Missione, con Fratel Biagio, Don Pino e i volontari, in un’atmosfera di grande sobrietà, intrisa di valori come la fraternità, la solidarietà e la dignità della persona.
Il 9 Maggio 2009, l’Associazione ha organizzato a Gliaca di Piraino (Me) un incontro con Fratel Biagio e per l’occasione ha promosso una raccolta fondi per i bambini ospiti della Missione, un’iniziativa che ha visto una grande partecipazione di pubblico.
Assolutamente toccante e memorabile l’incontro con Fratel Biagio, l’umile fratello degli emarginati e disadattati, quel ragazzo stanco e deluso dalla vita mondana, che avvertì imponente il desiderio di lasciarsi trasportare da Dio e vivere un progetto unico e divino, ricco di speranza e carità: “dedicare la sua vita per i fratelli più poveri e dimenticati“, partendo proprio dalle strade di Palermo. Un racconto struggente, ricco di grande amore, dov’è emerso imponente la voglia di donare incondizionatamente, un forte messaggio di solidarietà e speranza, rivolto a tutti. Infine, il 7 Maggio 2011, l’Associazione ha organizzato a Gliaca di Piraino (Messina), un incontro di preghiera con Fra Felice e la partecipazione delle Sorelle missionarie della Missione di Speranza e Carità di Palermo.
Negli anni a seguire sono sempre stato vicino e sostenuto la Missione, seguendo i bisogni, i progetti e le battaglie portate avanti da Fratel Biagio, una voce profetica del nostro tempo, una fiaccola di Dio che ha diradato le tenebre di questa società. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile a Palermo, ci lascia in dono la sua Fede, l’amore verso gli ultimi e il suo sogno di costruire una società più equa, giusta e rispettosa. Lo sguardo di Fratel Biagio, il suo sorriso, il suo ricordo, il suo impegno quotidiano e instancabile in favore dei poveri, resteranno per sempre scolpiti in maniera indelebile nei nostri cuori e nel cuore di tutti.
Brolo, 16 Gennaio 2023
Poeta e scrittore Rosario La Greca
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